Baia di Rondinara: Le boe limitano la zona per l'ancoraggio

12 agosto 2013 - autore

Boe a Rondinara

Da quest’anno (estate 2013) nella bellissima rada della Rondinara, in Corsica, sarà praticamente impossibile ancorarsi. Hanno infatti posizionato delle boe che limitano drasticamente la superficie dove le barche possono ancorarsi.

Il drastico provvedimento è stato preso, così dicono, per preservare la poseidonia.

Proprio oggi sono entrato in rada per verificarre la situazione: alle ore 14 lo spazio disponibile era già più chhe saturo, e non mi è stato possibile calare l’ancora.

Nella mappa qui sopra (scusate la qualità, ma l’ho fotografata da un volantino che mi hanno dato all’entrata della baia) potete constatare voi stessi quanto la superficie in cui l’ancoraggio è consentito è stata ridotta. Cliccate sopra la mappa per ingrandirla

Anche poche miglia più a sud, all’Isola Piana, è successa la stessa cosa.


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Alghero

12 agosto 2010 - autore

Giovedì 12 agosto 2010

Terzo giorno al porto di Alghero. Siamo arrivati il 10 verso le 17. Abbiamo chiamato un numero a caso fra quelli elencati nelle Pagine Azzurre (attenzione: molti dei numeri di telefono riportati sul portolano non sono più esistenti). Al numero 3477720544 risponde Federico Crisafulli, della SER-MAR. Potete anche chiamarlo sul canale 9 VHF.More...


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Stintino - Spiaggia della Pelosa

10 agosto 2010 - autore

Lunedì 9 agosto 2010

Tramonto a Stintino Lasciamo alle ore 10 cala Trabuccato, sull'isola dell'Asinara, e dirigiamo verso Stintino, Porto Mannu. Una piacevole brezza di 9-10 nodi spinge Aonami a 7.5 nodi su un mare piatto. Basta un'oretta così per farmi dimenticare tutte le sfighe dei giorni scorsi.

Giunti davanti all'imboccatura del porto chiamo sul 73, poi sul 16, poi telefono... Niente, nessuna risposta. Addirittura i numeri di telefono riportati sulle Pagine Azzurre e sul Rod Heikell risultano inesistenti... More...


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Cala Trabuccato: Maldive? No, Asinara

9 agosto 2010 - autore

Domenica 8 agosto 2010

Aonami a Cala Trabuccato - Asinara

L'isola dell'Asinara, fino a pochi anni fa assolutamente vietata al turismo e alle imbarcazioni in quanto sede di uno dei più rinomati carceri di sicurezza italiani, da poco tempo è stata aperta al turismo. Parco Marino dal 1997, sull'isola è possibile ormeggiare e passare la notte in alcune bellissime rade dotate di gavitelli, previa prenotazione telefonica all'ente gestore: Asinara Marina - www.asinaramarina.com - tel. 079512290

Nessun problema a trovare un gavitello libero anche chiamando il 6 agosto per il giorno successivo. More...


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Traversata Antibes-Porto Pollo e pesca al tonno

5 agosto 2010 - autore

Il tonno da 15 kg pescato alla traina

Salpiamo con qualche giorno di ritardo dovuto all'ennesima perturbazione in transito che porta forti venti di Mistral che dal Golfo del Leone spazzano tutto il bacino del Mediterraneo fino alla Corsica e Sardegna occidentali.

La finestra giusta per partire comincia a mezzanotte (ore 0.00 di martedì 3 agosto). So che incontreremo l'onda residua dovuta al vento che ha soffiato in Provenza fino a questo pomeriggio, ma non c'è alternativa: o si parte ora oppure fino a sabato prossimo non se ne parla, perché per giovedì e venerdì è atteso ancora vento molto forte da Ovest o Nord-Ovest.

Una telefonata di conforto a qualche amico il pomeriggio prima di partire, giusto per confrontarmi sul meteo. Paolo si trova a Calvi e mi manda un SMS: "Qui c'è un libeccione. NON PARTIRE". Marco si è appena spostato da Porquerolles a Saint Tropez con Anto e le sue amiche. Al telefono mi dice che ha trovato un mare molto grosso.More...


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Tassa per ancorare in Corsica dal 2010

1 dicembre 2009 - autore

Il mio amico francese Pierre il 13 novembre scorso mi ha inviato un link con una notizia preoccupante: il Presidente del Consiglio Esecutivo della Corsica, Ange Santini, ha proposto all’Assemblea l’introduzione di una tassa annuale forfettaria per l’ormeggio delle imbarcazioni nelle riserve marine corse della Scandola e delle Bocche di Bonifacio.

La proposta è stata accolta con favore dall’Assemblea, che l’ha votata all’unanimità e quindi entrerà in vigore a partire dal 1 giugno 2010. More...


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Arcipelago della Maddalena in agosto

6 settembre 2009 - autore

Un giorno d'agosto come tanti, in un luogo qualsiasi dell'Arcipelago della Maddalena.

Siamo all'ancora in una bellissima baia. Ad un certo punto, un frastuono assordante mi sveglia di colpo (ebbene sì, mi ero appisolato in pozzetto dopo avere mangiato e... bevuto come si conviene). Un rumore di un motore di una Formula 1, un baccano insopportabile misto ad un odore di benzina o di kerosene...

Mi giro e cosa vedo? Un motoscafo da competizione, credo. A me sembrava uno di quei motorini  smarmittati che fanno un casino bestiale, ma sicuramente questo mostro marino deve vantare un cospicuo numero di estimatori tra gli appassionati e probabilmente non è un giocattolo per tutti, perché... indovinate che nome gli ha dato il proprietario?

Eheheheh.... no, non ve lo dico. Preferisco che lo leggiate voi stessi...

Roba da non credere, vero? Laughing

Per la cronaca, eravamo in un posto che poche ore dopo, quando la maggior parte delle barche sono tornate in porto, si è rivelato in tutto il suo splendore: la baia tra l'isola di Razzoli e Budelli.

Qui sotto un paio di foto, tanto per gustare...

Tramonto tra Razzoli e Budelli

Tramonto tra Razzoli e Budelli


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Il porto di Bonifacio

11 agosto 2009 - autore

Lunedì 10 agosto 2009

Dopo una navigazione di 15 miglia senza vento da Erbaju, arriviamo a Bonifacio verso mezzogiorno. Il porto come sempre è pieno e per l'ormeggio vige la solita anarchia di sempre. Inutile chiamare la capitaneria sul canale 9, perché rispondono sempre che il porto è completo. Noi sappiamo che non è così, perché la carateristica del porto di Bonifacio è che non tengono il posto: se esci con la barca per fare un bagno perdi il diritto al posto, anche se avevi già pagato.

Ecco perchè trovare un posto in una giornata di bel tempo tutto sommato è abbastanza semplice, anche nella settimana più affollata dell'anno, cioè quella prima di ferragosto. (attenzione: il discorso cambia se c'è brutto tempo oppure un avviso di burrasca)

Ci precipitiamo nel primo posto libero che vediamo, senza chiedere il permesso a nessuno. Non è nostra abitudine comportarci in questo modo, ma ormai dopo tanti anni conosciamo la situazione: o fai così oppure non troverai mai posto.

Infatti dopo un po' chiediamo ad un ormeggiatore che ci dà il permesso e quindi possiamo tranquillamente andare a pagare in caapitaneria. Paghiamo 37 Euro, un bell'aumento rispetto ai 29 euro pagati l'anno scorso! I nostri amici, che hanno un 36 piedi, pagheranno circa 50 euro a notte.

Pochi minuti dopo vediamo entrare in porto anche Senza Parole. Gli diciamo troppo tardi che deve buttarsi nel primo posto libero, senza aspettare il permesso degli ormeggiatori. Alla fine sono costretti a dare ancora nel fiordo di Cala Catena, all'entrata del porto, senza acqua né elettricità.

Il ristorante Grill a Bonifacio La sera ristorantino nella città alta. Menù a prezzo fisso intorno ai 25 euro, più bevande. Niente di speciale, anzi, se devo dire la verità un posto da non consigliare. I nostri amici di Senza Parole ci diranno poi di essere stati al ristorante Grill, proprio sul porto, in fondo, dalla parte dove ormeggiano tutti i maxi yacht. Hanno mangiato meglio di noi pagando di meno: menù a base di pesce a 19 euro più bevande.

Martedì 11 agosto 2009

Dormire fino a tardi a Bonifacio è impresa quasi impossibile. Ed infatti le urla della gente e le onde provocate dai barconi che portano i turisti in gita sfrecciando a 10 nodi e forse più ci svegliano alle 8.

Poco dopo la colazione, vediamo che un posto si libera proprio di fianco a Gialideux. Casualmente proprio in quel momento vedo anche Senza Parole che ha lasciato l'ancoraggio a Cala Catena e sta entrando in porto alla ricerca di un posto. Corro a chiamarlo e gli indico il posto libero. Nonostante il pochissimo spazio disponibile, Francesco ormeggia il suo Oceanis 411 di poppa con una manovra da manuale, sfruttando al massimo la combinazione dell'effetto evolutivo dell'elica e del vento che faceva abbattere la pua. Bravo Francesco!

Il tempo di far colazione e già siamo spettatori di un numero da circo. Il protagonista è un grosso motoscafo italiano, di colore bordeaux, con i vetri neri e di dubbio gusto estetico. Uno di quei mostri che fanno 40-50 nodi e succhiano 1000 llitri di benzina all'ora. Il comandante è forse ubriaco, oppure si è messo ai comandi del bestione senza avere la minima idea di come utilizzare le due levette dei motori Smile Fatto sta che sembra impazzito. Si muove a destra e sinistra con manovre senza senso e cozza continuamente contro barche ormeggiate e contro la fiancata di una barca a vela che ha la sfortuna di percorrere il canale principale del porto proprio in quel momento, provocandogli un bel danno proprio a metà della fiancata sinistra. Continua a girare nei pressi del distributore di carburante ancora per qualche minuto, poi lentamente si dirige verso l'uscita del porto e facendo finta di nulla si dilegua, incurante di tutti i danni provocati. Semplicemente incredibile, ed inoltre una buona occasione per gettare discredito sul comportamento degli italiani.

Il veliero incagliato sulla banchina del distributore di benzina

Pensare che proprio il giorno prima avevo assistito ad un'altra manovra azzardata che aveva provocato dei danni: un bellissimo veliero di 40-50 metri aveva avuto la pretesa di far manovra davanti al distributore di benzina, con l'intento di girare la prua verso l'uscita del porto, ma non aveva fatto bene i conti con la sua lunghezza. Fatto sta che ha sbattuto la struttura di acciaio che controventa il bompresso contro la banchina di cemento del distributore stesso, rischiando di danneggiare anche le pompe di benzina (foto sopra). Nell'urto, la barca si è alzata di 20-30 cm, rimanendo "sospesa" sulla banchina e solo dopo vari tentativi il comandante è riuscito a disincagliarla mettendo motori indietro tutta. (Nota: dopo una ricerca in internet, ho scoperto che si tratta dell'Hetairos: un veliero di 43 metri che sembra sia la più grande imbarcazione costruita interamente in mogano. Per curiosità date un'occhiata agli interni...)

In serata l'equipaggio di Senza Parole ci invita a bordo per un aperitivo. Approfondiamo così la conoscenza di Francesco, Maria, Camilla e i fantastici quattro gatti. Un'altra piacevole amicizia nata grazie ad internet. Smile

Aperitivo a bordo di Senza Parole


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Giornata a Porto Pollo con grigliata in spiaggia

7 agosto 2009 - autore

Venerdì 7 agosto 2009

Da ieri siamo all'ancora davaanti alla spiaggia di Porto Pollo. Il tempo è ottimo: brezza durante il giorno e la notte calma piatta. Si dorme benissimo, fermi come in porto.

Il pannello solare sta dando il meglio di sé e ci fornisce quotidianamente 40 Ah di energia elettrica, mantenendo sempre la batteria al 100%, nonostante il frigorifero sia continuamente in funzione per rinfrescare i litri di vinello che ci tracanniamo Smile

Siamo sempre in compagnia delle altre due barche. Stiamo organizzando per questa sera una grigliata in spiaggia. Di carne, ahimè, perchè di pesce quest'anno non ne stiamo  proprio pescando (fino ad ora).

Un filo di invidia mi ha colto ieri quando Capitan Simon, a bordo di Moby Dick, mi ha inviato un SMS dicendomi che aveva appena pescato due bei saraghi per la cena. Beati loro!

Noi invece ci siamo consolati ieri sera al ristorante del campeggio, ordinando un bel trancio di tonno alla griglia. Davvero ottimo e cotto alla perfezione.

L'idea sarebbe quella di lasciare questo posto domani in mattinata e dirigerci verso la baia di Roccapina. Probabilmente faremo anche una sosta alla spiaggia di Erbaju, che ci ricordiamo molto bella e, soprattutto, deserta.

Le tappe geo-localizzate sono naturalmente su Youposition.it. Clicca qui


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Verso le Isole Sanguinarie

5 agosto 2009 - autore

Mercoledì 5 agosto 2009 - ore 23.00

Questa mattina abbiamo lasciato Calvi alle 6.30 diretti a sud.

Calma piatta e quindi navigazione a motore. Con noi sempre Gialideux ed Alamak. Moby Dick invece salperà più tardi in quanto deve fare gasolio in porto e comunque vogliono fare tappa alla Girolata e prendersela più comoda. Senza Parole invece si fermerà ancora un giorno a Calvi.

Arriviamo all'Ansa di Palo verso le 11.30 e ci fermiamo a fare il bagno e a farci una bella spaghettata. Verso le 15 ripartiamo verso Porto Pollo. L'equipaggio di Alamak non ha voglia di farsi ancora 6-7 ore di navigazione e quindi ci diamo appuntamento per i giorno dopo a Porto Pollo.

Approfittiamo di una brezzolina di 8-9 nodi al traverso per aprire il nostro gennaker nuovo. Procediamo così a 5 nodi verso sud.

Ma dopo cira tre ore il vento cala e ci costringe a riaccenere il motore. Decidiamo quindi di far sosta per la notte alle isole Sanguinarie.

L'isola di Gran Sanguinaria lato sud Saggia decisione, visto che il posto è davvero incantevole. Passiamo la serata a bordo di Gialideux, dove Monica ha preparato una eccellente pasta con capperi ed olive. Si finisce poi in pozzetto a sorseggiare rhum ambrato di Martinica, sotto una luna piena che illumina come se fosse un sole, rendendo superfluo l'uso delle lampade.


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Da Porto Pollo a Calvi

4 settembre 2008 - autore

Martedì 26 agosto 2008

Salpiamo l'ancora all 6.20. Sappiamo che ci aspetta una lunga giornata prima di arrivare a Calvi: prevediamo circa 12 ore di navigazione.

Il meteo annuncia un leggero vento da nord (e te pareva?) composto con le brezze: meno male che il serbatoio del gasolio è quasi pieno.

Il trasferimento infatti si rivela noiosissimo. Tutto fatto a motore a 6 nodi di log, ma spesso con corrente contraria di mezzo nodo e oltre. 

Ogni volta che passiamo un capo ed abbiamo la possibilità di poggiare di 10 o 20 gradi mi illudo di riuscire a spegnere il motore e di fare qualche tratto a vela, ma... secondo le ben note leggi di Murphy applicate alla vela, il vento gira insieme alla barca. Morale della favola ce l'abbiamo sempre dritto dritto sulla prua  Cry More...


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Da Poltu Quatu a Porto Pollo - Si ritorna in Corsica

4 settembre 2008 - autore

Lunedì 25 agosto 2008

Lasciamo il carissimo porto di Poltu Quatu la mattina alle 7.

Per fortuna all'interno del fiordo il vento è praticamente assente, perché una grossa imbarcazione a motore (troppo lunga per essere ormeggiata in quel posto) ci ostruisce l'uscita dal molo. Mi girano un po' le scatole: vista la cifra che ho pagato per la notte, non mi sarei certo aspettato di dover sudare per riuscire ad uscire!

Dopo alcuni tentativi riusciamo a passare nello stretto spazio tra la prua della nave e la trappa della barca a vela vicina a noi (per fortuna che peschiamo solo 1 metro e mezzo).

Fuori il vento è intorno ai 15 nodi da SW, ma il mare è piatto e questo ci consente di partire a razzo in direzione delle Bocche di Bonifacio. More...


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Da Pevero a Poltu Quatu

24 agosto 2008 - autore

Domenica 24 agosto 2008

Ore 0:50

Non riesco a prendere sonno: il vento è rinforzato a 30-35 nodi e la cima che ho attaccato alla catena dell'ancora per non sforzare il salpancore fa un rumore pazzesco quando si tende sotto raffica e sfrega sul passacavi e attorno alla bitta a cui è fissata.

Vado a bagnarla, per vedere se il rumore diminuisce, ma niente da fare. Sono appena tornato nella cuccetta a prua, non passano neanche dieci minuti quando vedo la Tita che si alza improvvisamente, apre il passauomo, dà una veloce occhiata in giro e poi urla "ROBY ALZATI, PRESTO! SIAMO A RIVA! SBRIGATIII!!!". E si precipita di corsa verso il pozzetto. More...


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Golfo di Pevero

23 agosto 2008 - autore

Sabato 23 agosto 2008

Abbiamo un problema a bordo: la Tita è stata colta da una crisi depressiva. E' abulica, dice che non ne può più, che vorrebbe già essere a casa, che ha bisogno di un porto per mettere in ordine la barca, che è un casino, che deve comprare frutta e verdura, che in questo posto di m...a non c'è nemmeno un negozio di alimentari, che...

Se mi molla lei, io che faccio? Sto facendo di tutto per tenere alto il morale dell'equipaggio: continuo a dire che siamo in un posto fantastico (ed è vero, credetemi), faccio il clown... Ieri sera ho perfino proposto di fare una partita a scala quaranta (ma ci pensate? Io ODIO giocare a carte...) Niente da fare. Speriamo che si riprenda in fretta.

Oggi il vento soffia. Non me la sento di tentare di raggiungere un porto. A Porto Cervo non ci penso nemmeno: mi pelerebbero 150 euro per una notte. Quindi dovrei andare in uno dei porti a nord della Sardegna, ma con questo vento da W preferisco rimanere qui almeno per oggi.

Qui stiamo bene, siamo riparati anche se qualche raffica scende dai monti a 30 nodi, ma il vento medio per ora si mantiene intorno ai 20.

Speriamo che domani ci sia spazio per arrivare almeno alla Maddalena. Ora controllo il bollettino.

A più tardi

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Da Tavolara al golfo di Pevero

22 agosto 2008 - autore

Venerdì 22 agosto 2008

Partiamo alle 9.30. Si comincia a risalire, visto che fra una settimana al massimo dobbiamo essere a Nizza.

Il meteo è peggiorato: il bollettino di Meteo France per la Corsica dà un avviso di mistral a partire dal pomeriggio sulle Bocche di Bonifacio, mentre Windfinder lo dà per sabato.

Io mi fido di più di MeteoFrance e decido di ripararmi nel Golfo di Pevero, un miglio a sud di Porto Cervo.

Il pomeriggio passa tranquillo davanti alla spiaggia incantevole situata nella parte sud del golfo. Comincio già a pensare che Meteo France abbia preso un granchio, quando ricevo una telefonata da Paolo, che è diretto alla Rondinara proveniente anche lui da Capo Coda Cavallo, con la sua barca "BLU". Mi dice che è stato respinto dalle Bocche, dove soffiava già un W a 30 nodi in rinforzo. Si è riparato a Poltu Quatu, sulla costa nord della Sardegna, vicino a Liscia di Vacca.

Meteo France aveva ragione! Infatti verso le 20 il vento comincia a rinforzare anche qui da W, ma dovremmo essere ben riparati dalle alture.

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Tavolara-Molara

21 agosto 2008 - autore

Giovedì 21 agosto 2008

Giornata tranquilla. Andiamo a fare il bagno con Mauro e Sofia prima a Tavolara, poi all'isola di Molara, dove troviamo un angolo spettacolare, con un'acqua incredibilmente azzurra.

Il paesaggio è notevole: l'imponenza della Tavolara si staglia sullo sfondo.

La sera, dopo un succulento aperitivo preparato dalla Tita su Lady Blues, siamo invitati sul camper di Mauro, che cucina un'ottima pasta ai frutti di mare condita con abbondante peperoncino piccante.

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Porto San Paolo

20 agosto 2008 - autore

Mercoledì 20 agosto 2008

Ci svegliamo alle 8 e lo spettacolo è davvero incantevole. Nella baia ci sono solo 4 barche (a vela).

L'acqua è immobile, si vede distintamente il fondo. Non possiamo far altro che buttarci in acqua (nudi) prima di fare colazione.

Questo è il bello delle vacanze in barca a vela!

La sera andiamo a dormire a Porto San Paolo (non è un vero porto, ma ci sono dei gavitelli a cui attaccarsi). Ci ha raggiunto Mauro "Tonico" da Cagliari ed andiamo a mangiare una pizza con lui e la figlia Sofia.

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Da Maddalena a Tavolara

19 agosto 2008 - autore

Martedì 19 agosto 2008

Ore 9.30: molliamo gli ormeggi e ci dirigiamo verso l'isola di Tavolara. Il primo tratto lo facciamo a motore: vento assente.

Dopo due o tre miglia si alza la brezza da est (naturalmente sul naso) e decidiamo di fare dei bordi. Avanziamo a 5-5.5 nodi, ma ci sembra di essere fermi. Evidentemente quest'anno ci siamo abituati bene.

Nel Passo delle Bisce riaccendo il motore, anche perché abbiamo una corrente contro di 1.5 nodi.

Doppiato Capo Ferro il vento diminuisce e così procediamo vela e motore a 6 nodi. Il vento rinfresca da SE a 15-18 nodi nei pressi del Golfo di Olbia: spegniamo il motore e procediamo a 6 nodi di bolina stretta.

Non appena l'isola di Tavolara ci copre, il vento cade improvvisamente a 3 nodi, e siamo di nuovo a motore.

Arriviamo a Porto San Paolo, proprio di fronte alla Tavolara, ma il posto non ci piace molto e dopo un paio d'ore decidiamo di andare a passare la notte a Capo Coda Cavallo, 4 o 5 miglia più a sud.

Ottima decisione: la baia offre un eccellente riparo dal SE e si rivela un sito molto selvaggio, dopo che se ne sono andati tutti i motoscafi che l'affollavano durante il giorno.

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La Maddalena

18 agosto 2008 - autore

Lunedì 18 agosto 2008

Alle 11 salutiamo i nostri amici di Gialideux, che cominciano a risalire verso il porto di Baie Des Anges. Commozione negli ochi di tutti. Grazie, amici, della piacevole compagnia di queste due settimane.

Riusciamo a corrompere l'ormeggiatrice e a farci così tenere il posto fino alla sera (normalmente i posti in transito vengono persi se si lascia l'ormeggio). Cerchiamo un posto vicino dove fare il bagno e passare la giornata.

Proviamo a Cala Francese, ma è piena. Ci dirigiamo allora verso l'isola di Spargi, a Cala Corsara. Qui troviamo posto, ma il luogo è molto affollato e si balla parecchio per le onde causate dai numerosi motoscafi che sfrecciano a 20-30 nodi in tutte le direzioni.

Non c'è nulla da fare: l'arcipelago della Maddalena e la Costa Smeralda sono luoghi, secondo noi, da evitare in agosto: sono pieni di scoglietti, scoglioni e co...oni Wink

Tutta gente che crede che possedere motoscafoni grossi ed inutilmente potenti sia condizione sufficiente per dimostrare al mondo intero la propria potenza.

La sera pizzata al ristorante Perla Blu, proprio sopra il porto. Pizza ottima, prezzo paragonabile ad una pizzeria di Milano.

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Da Rondinara a La Maddalena

17 agosto 2008 - autore

Domenica 17 agosto 2008

I tre giorni a Rondinara sono passati come al solito, quando in Corsica soffia il libecciu. Il vento non è stato fortissimo come la Corsica ci ha abituato negli ultimi anni, ma le raffiche scendevano dai monti a 35 nodi.

Abbiamo calato due ancore afforcate, come facciamo di solito per limitare il brandeggio e di conseguenza gli strattoni all'ancora sotto raffica. Per il resto tutto abbastanza tranquillo, tranne che di notte non si riusciva a dormire bene a causa dei rumori delle cime che sfregavano nei passacavi, o per l'amantiglio che vibrava o... per la vigile attenzione che per forza di cose bisogna prestare in questi casi.

La sera del 16 agosto finalmente il vento molla e, guarda caso, alzando lo sguardo al cielo notiamo una bellissima eclissi di luna. Ce la gustiamo dal pozzetto col binocolo.

Ne approfitto per spiegare ad Ale come e perché avvengono le eclissi di luna.

Leviamo l'ancora verso le 8, diretti alla Maddalena. C'è ancora vento da W, le raffiche soffiano a 20 nodi. Prendiamo subito una mano alla randa, certi del fatto che nelle Bocche ci sarà un rinforzo.

Il primo tratto fino a Lavezzi procede ad un ritmo entusiasmante: 7 nodi di velocità su un mare quasi piatto per il poco fetch.

Appena fuori dalla copertura dell'isola di Lavezzi il mare si alza improvvisamente ed il vento rinforza a 25 nodi.

La Tita ammutolisce come sempre succede in questi casi. Anzi, urla, sbraita, impreca ed infine mi supplica di ammainare le vele e procedere a motore. Fossi matto!!! Io ed Ale ci stiamo divertendo. Nonostante il mare forte la barca si comporta benissimo e corriamo al traverso a 8 nodi con punte di 8.5!!!

Se avessi ammainato le vele, anche col motore al massimo, con quel mare non avremmo fatto più di 3 nodi di velocità, per di più con un notevole sballottamento causato dalle onde.

Meno male che Ale si è offerto di andare sottocoperta a prendere la videocamera, così abbiamo potuto immortalare un paio di minuti di questa emozionante cavalcata (guarda qui il video).

Nota: Il rumore del vento nelle orecchie ci ha impedito di sentire le urla della Tita che, nel frattempo, era stata saldamente legata all'albero Laughing

Arriviamo al porto di Cala Gavetta alle 10.50, dopo meno di tre ore, alla media di 7.5 nodi. In porto ci sono 20 nodi e per fortuna il gommone della capitaneria ci dà assistenza nell'ormeggio sostenendoci la prua.

15 minuti dopo arriva anche Gialideux, che era partita da Rondinara 25 minuti dopo di noi.

La serata è stata incoronata da una spettacolare spaghettata con le cozze preparata dal sottoscritto Tongue out

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Dall'isola di Cavallo alla baia di Rondinara

14 agosto 2008 - autore

Giovedì 14 agosto 2008

La mattina scendiamo a terra col tender e facciamo un giro a piedi sull'isola di Cavallo. Lungo le stradine, quasi tutte in terra battuta, sfrecciano piccole auto elettriche, simili a quelle usate nei campi da golf.

In mezzo ad un prato un piccolo elicottero attira la nostra attenzione. Ha le pale legate a terra con delle corde per evitare che il vento possa ribaltarlo.

Dopo dieci minuti di cammino arriviamo ad una spiaggetta davvero bella e semideserta. Solo poche persone, probabilmente le stesse che abitano quelle lussuose casette di pietra ben mimetizzate nel paesaggio.

Ma il meteo preannuncia forte vento da W a partire da domani sera. Decidiamo di cercare riparo sulla costa est della Corsica, a Rondinara o nel golfo di Santa Manza.

Torniamo alle barche, pronti a salpare per arrivare presto sul posto e sistemarci bene prima che faccia buio e la rada si riempia di barche.

Il trasferimento è breve e lo facciamo a motore. Davanti al golfo di Santa Manza alcuni delfini ci accompagnano per un paio di minuti saltando davanti alla nostra prua.

Giunti nella baia di Rondinara ci accorgiamo con stupore che le barche alla fonda sono pochissime. Nulla a che vedere con gli anni scorsi, quando si faceva fatica a calcolare il punto giusto per dare fondo all'ancora.

Non abbiamo che da scegliere il posto che più ci piace: tra una barca e l'altra ci sono come minimo 40 o 50 metri.

Testo la tenuta dell'ancora mettendo motore indietro a 2000 giri: ancoraggio perfetto!

L'acqua è un brodo: il nostro termometro sulla console degli strumenti segna 28 gradi. In men che non si dica siamo tutti in acqua a fare il bagno.

Serata al ristorante della spiaggia. 28 euro a testa per mangiare uno spiedino di tonno e spada e due palline di gelato! Al ritorno in barca il mare è caldissimo ed immobile. La serata è davvero fantastica, assenza totale di vento. Sembra perfino difficile credere che fra poche ore arriverà il forza 8-9 preannunciato da Meteo France.

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Da Bonifacio all'isola di Cavallo

13 agosto 2008 - autore

Mercoledì 13 agosto 2008

Lasciamo il porto di Bonifacio verso le 11, dopo aver assistito alle classiche scene tipiche di ogni anno: barche che si cozzano per la troppa confusione, insulti vari eccetera.

Fuori c'è già un bell'ovest forza 4-5. Svolgo subito il fiocco e mi metto al lasco: senza randa facciamo già 5 nodi. Appena liberata la rotta al traghetto che sta entrando in porto, proveniente da S. Teresa di Gallura, mi metto prua al vento e issiamo tutta la randa.

Il tempo di poggiare e di rimettermi in rotta, un occhio al log e mi accorgo che stiamo filando a 7 nodi e mezzo. Non male! Poche centinaia di metri dopo Capo Pertusato, che segnala l'ingesso nelle Bocche di Bonifacio, il vento rinforza e raggiunge 25 nodi. Al lasco riusciamo ancora a governare la barca senza alcun problema, ma la prudenza (e le lamentele della Tita) mi suggeriscono di dare una mano alla randa: la mia regola è che è sempre meglio ridurre poco prima che ci sia davvero la necessità di farlo. La Lady procede praticamente alla stessa velocità di prima, ma ora in effetti "me la sento meglio". Di lì a poco comunque ammainiamo tutta la randa e procediamo col solo fiocco, con l'intento di aspettare Federico e Monica, che sono usciti dal porto di Bonifacio 10 o 15 minuti dopo di noi. Eccoli, che arrivano a velocità esagerata e si fermano a dare una mano solo quando ci raggiungono.

Passiamo a sud di Lavezzi, per poi fare rotta a nord verso Cala Zeri, nell'isola di Cavallo. Ora il mare è piatto: siamo coperti da Lavezzi e la navigazione procede tranquilla per le poche miglia restanti.

Arrivati a Cala Zeri fatichiamo per trovare un buon punto per ancorare, vista l'alta densità di barche. Mi sistemo in un angolo della baia, ma non mi piace, perché sono vicino ad uno scoglio. Mi butto con la maschera per controllare e scopro che è coperto da 2 metri d'acqua. La nostra barca pesca solo un metro e cinquanta, quindi tutto ok.

Verso le 16 si libera un posto migliore e decido quindi di spostarmi. Non so se ho fatto bene, visto che di lì a poco un Bavaria 44 dà fondo non più di 5 metri davanti alla mia ancora! A nulla sono valse le mie proteste, così abbiamo passato la notte con la poppa del Bavaria che sballottava a 3-4 metri davanti alla nostra prua. E meno male che il vento ha tenuto da quella direzione per tutta la notte, perché  se fosse girato di 90 gradi avremmo sicuramente cozzato.

Festeggiamo la serata sull'isola dei VIP aprendo la prima delle tre bottiglie di champagne che ci siamo portati per le occasioni speciali. Con noi c'è anche l'equipaggio di Gialideux: Monica ha preparato una squisita terrina di riso integrale con zucchine e curry. Inutile dire che lo champagne evapora in cinque minuti ed il riso segue a ruota.

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Da Roccapina a Bonifacio

11 agosto 2008 - autore

Lunedì 11 agosto 2008

Lasciamo la baia di Roccapina verso le 15, un po' a malincuore, ma dobbiamo raggiungere i nostri amici di Gialideux. Loro figlio Tommy, infatti, ha contratto un'infezione forse a causa di una puntura d'insetto e stamattina si è svegliato con 38 di febbre. Sono quindi andati a Bonifacio a cercare un medico.

All'uscita della rada ci dirigiamo verso SE. La brezza forza 4 da W ci spinge al lasco a 5 nodi sul mare appena increspato. E' un bell'andare!

I nostri rapalà hanno percorso ormai 170 miglia senza svolgere la funzione per cui sono stati progettati: farsi mangiare dai pesci.

A poche miglia dalla partenza, la Tita mi dice: "Roby, ma vedo l'acqua più chiara lì avanti. Ci sono per caso delle secche?" More...


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Da Porto Pollo a Roccapina

10 agosto 2008 - autore

Domenica 10 agosto 2008

Leviamo l'ancora dopo due giorni trascorsi davanti alla spiaggia di Porto Pollo.

Non c'è stato tutto quel vento che ci aspettavamo, tuttavia una fastidiosissima onda lunga entrava dritta nella baia. La prima notte è stata terribile, poiché quest'onda al traverso causava un rollio pazzesco. Abbiamo dormito poco e male ed il trucchetto della seconda cima portatta a poppa per ruotare la barca, descritto in questo stesso blog, non ha funzionato a causa dell'assenza totale di vento. More...


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Dall'Ansa di Palo a Porto Pollo

8 agosto 2008 - autore

Giovedì 7 agosto 2008

Ansa di Palo

Ci svegliamo verso le 9, usciamo a dare un'occhiata e rimaniamo fulminati dallo spettacolo naturale che si rivela ai nostri occhi.

La baia è davvero bella, il mare completamente immobile per l'assenza di vento. Si vede benissimo il fondo di 12 metri, che ci appare roccioso. L'acqua è 25 gradi e limpidissima: ci buttiamo senza indugi.

Meeting in acqua con Federico, Monica e Tommaso, l'equipaggio di Gialideux, il Dehler 36 dei nostri compagni d'avventura in questa vacanza.

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