Sono tutti gennaker, però..

18 gennaio 2015 - autore

…bisogna farli volare!

P2190104

 

Dell’importanza di avere una bella vela di prua leggera e di ampia superficie avevo già parlato in alcuni post precedenti.

Una vela di questo tipo può salvarci la crociera estiva, permettendo di effettuare navigazioni a vela veloci e piacevoli anche con la tipica brezza termica forza 2-3 che caratterizza la maggior parte delle giornate estive mediterranee. Questo è specialmente vero sulle barche performanti (cosiddette “crociera veloce” ) ad armo frazionato, in cui la randa è la vela principale ed il fiocco di solito è a bassa ricopertura (max 110%, se non addirittura fiocco autovirante) proprio per non penalizzare la prestazione della randa.

Solitamente ci riferiamo ad una vela di questo tipo con il termine “gennaker”, ma in realtà i cosiddetti gennaker si differenziano tra di loro per il taglio e il rapporto tra la lunghezza della cosiddetta “spalla” (a metà altezza della vela, detta anche AMG) e quella della base (ASF). Rapporti differenti danno vita a vele con prestazioni e range di utilizzo differenti tra di loro, che prendono il nome di spi asimmetrico, gennaker o drifter/reacher (G zero in versione “rivista” ). More...


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Gennaker due in uno: si può fare?

26 marzo 2014 - autore

gennaker-drifter

 

Sottotitolo: La vela che non c’è (ancora)

Qualche giorno fa stavo parlando con Renzo Greghi, l’inventore del Rollgen Bamar, il quale come sempre è originale nelle sue pensate (altrimenti come avrebbe fatto a brevettare il primo sistema di avvolgimento per le vele di prua non inferite?)

Anche questa volta, infatti, Renzo salta fuori con una delle sue idee che a prima vista possono risultare un po’ “strampalate” ma che, pensandoci un po’ bene, potrebbero risultare rivoluzionarie.

Da buon crocierista pigro come siamo tutti, Renzo si pone spesso il problema di trovare un armo velico che consenta, con il minor numero possibile di vele, di poter sempre approfittare delle migliori prestazioni in ogni condizione di vento: dalla bolina al gran lasco.

Ovviamente, lo ripeto, non stiamo parlando di regata, ma di crociera pura. Però con l’obiettivo di navigare sempre a vela anche quando sarebbe più facile accendere il motore. More...


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Caricabasso per frullone Rollgen Bamar

17 giugno 2011 - autore

Caricabasso Rollgen

Non so se vi ricordate, ma tempo fa vi avevo presentato un prototipo di un caricabasso per il frullone della Bamar (Rollgen).

Vi avevo promesso che l’avrei montato sul mio Rollgen e l’avrei provato, ma purtroppo non l’ho fatto, complice la pigrizia, ma anche il fatto che un’onda frangente mi ha strappato il bompresso dalla coperta, facendolo cadere in mare Frown More...


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Navigare al gran lasco con vento: quali vele usare

12 dicembre 2010 - autore

Nel mio precedente post sulla navigazione con vento portante, nell’ultima frase dicevo che con vento fresco (ipotizzavo 16 nodi di reale), per navigare in fil di ruota il gennaker non era una vela adatta, quindi si doveva ricorrere allo spi.

L’amico Renzo ha letto e mi ha inviato per email il suo pensiero, che pubblico volentieri qui di seguito (anche perchè, essendo io un crocierista puro, non posso che essere d’accordo con lui):

 

Siamo sicuri che lo spi sia la soluzione giusta al gran lasco con vento fresco?

Le polari del Dufour 39 di Renzo 

Il diagramma polare e la foto che ti invio sono la testimonianza di una buona giornata di navigazione al gran lasco, con il mio DUFOUR 39.

Vediamo due esempi (dati ricavati dal diagramma polare): More...


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Come navigare veloci a vela nelle andature portanti con poco vento

11 dicembre 2010 - autore

Rotta diretta vs. bordi Durante le crociere estive a vela, spesso capita di trovare condizioni anticicloniche in cui le brezze termiche sono piuttosto deboli. In pratica, ci troviamo a navigare con un forza 2 – forza 3. Questo vento è perfetto per le andature di bolina, in quanto ci consente di raggiungere quei 5-6 nodi di velocità che rendono piacevole la nostra navigazione, ma se abbiamo il vento al portante le cose cambiano radicalmente, e spesso siamo costretti ad accendere il motore per sopperire alle scarse prestazioni a vela che caratterizzano queste andature con poco vento.
Se  poi la nostra meta si trova proprio nella direzione verso cui spira il vento, allora siamo nella condizione peggiore. Se ci mettessimo in rotta col vento in poppa, infatti, la velocità sarebbe davvero bassa anche utilizzando un buon spi tangonato, e ben presto ci troveremmo costretti ad accendere il tanto detestato motore.

Allora cosa possiamo fare per andare più veloci? More...


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Come avvolgere e svolgere il Rollgen

7 dicembre 2010 - autore

Il Rollgen è sicuramente un ottimo prodotto, della serie che quando lo provi non puoi più farne a meno, perchè rende l’utilizzo del gennaker o dello spi asimmetrico facile quanto quello di un genoa su arrotolatore.

L’unica cosa è che bisogna capire bene come fare per avvolgere la vela, altrimenti ci si può trovare in una condizione in cui le spire si avvolgono troppo strette, tanto che poi sarà difficile svolgerlo la volta successiva.

Ed infatti io le prime volte tenevo la scotta troppo in tensione mentre arrotolavo. Allora mi sono messo alla ricerca di informazioni e alla fine mi sono anche procurato questo video, che mostra chiaramente (anche facendo uso di una telecamera posizionata in testa d’albero) che durante la fase di avvolgimento bisogna lasciare la scotta completamente in bando, in modo tale che il gennakeer cominci ad arrotolarsi morbido a partire dalla penna.More...


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Caricabasso per il Rollgen Bamar - Ecco il prototipo

31 ottobre 2010 - autore

Caricabasso Rollgen Bamar 

Venerdì sera ho rivisto Renzo Greghi, il detentore del brevetto dell'avvolgitore per gennaker, spi asimmetrici, code zero, ecc. denominato ROLLGEN e commercializzato dalla Bamar.

Come vi avevo già accennato, Renzo ha da poco studiato e brevettato un dispositivo caricabasso da installare sul Rollgen. Venerdì mi ha dato un prototipo per farmelo provare. Si tratta di questo bel pezzo che vedete nella foto. La versione definitiva sarà leggermente diversa: avrà degli anelli a cui fissare dei grilli per collegare il pezzo al tamburo dell'avvolgitore e al punto di mura della vela, mentre questo come vedete utilizza delle cimette di spectra impiombate. More...


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Incontro con Renzo Greghi, inventore del Rollgen Bamar

13 settembre 2010 - autore

Renzo Greghi a bordo del suo Dufour 39, con il Rollgen - Clicca per ingrandire La scorsa estate ad Alghero ho avuto il piacere di conoscere quasi per caso Renzo Greghi, il papà del frullone della Bamar (Il Rollgen, per intenderci), di cui anche la mia barca è fornita.

Renzo è una persona molto simpatica ed affabile, ex milanese che (beato lui) si è trasferito in Liguria e naviga in estate il Mediterraneo con sua moglie Marisa sul loro Dufour 39.

Durante i 4-5 giorni di permanenza ad Alghero, Renzo mi ha raccontato un sacco di cose interessanti sulle sue invenzioni, sperimentazioni ed esperienze di utilizzo di vele da crociera per andature portanti.

Ma di questo vi parlerò prossimamente, non appena avrò tempo di organizzare un po’ il materiale e le informazioni che mi ha fornito. (A proposito, se vuoi ricevere una email ogni volta che scrivo un nuovo articolo, clicca qui)

Per ora vi vorrei raccontare come è nata in lui l’idea geniale dell’avvolgitore per vele asimmetriche. Ecco ciò che mi ha raccontato Renzo: More...


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Video in navigazione con gennaker

7 giugno 2010 - autore

Durante l’ultima crociera da Antibes a Porquerolles e ritorno ho goduto non poco.

E’ stata la prima mini-crociera che ho fatto sulla mia nuova barca e praticamente la prima volta che ho potuto issare il gennaker per lunghi tratti.

Vela stupenda e performante, che in parecchie occasioni mi ha dato la possibilità di loggare velocità uguali a quelle del vento apparente. Non mi era mai capitato prima.

Con venti leggeri (dai 6 nodi in giùWink la vela rende benissimo a 60-70 gradi dall’apparente. Con 6 nodi di reale si fanno tranquillamente 6 nodi di velocità.

All’aumentare dell’intensità del vento si può anche poggiare di qualche grado senza perdere in velocità. Già con 9-10 nodi di reale non è conveniente portare la barca all’orza oltre gli 80 gradi all’apparente, perché More...


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Ma che bella vela il gennaker – Prova in mare

3 settembre 2009 - autore

Lady Blues col gennaker e pannello solare

La vera sorpresa positiva di queste ultime vacanze è stato il nuovo gennaker che ho regalato a Lady Blues la scorsa primavera.

Ho già scritto una serie di articoli sull’argomento gennaker, ma ora che ho provato bene questa vela per un mese intero vorrei fare un resoconto, sperando che sia utile a qualcuno.

Premetto che la vela non è proprio un gennaker “puro”, ma piuttosto una via di mezzo tra un gennaker ed un code zero, come potete forse vedere nella foto qui sopra

Potrei definirlo un gennaker magro, oppure un code zero un po’ più grasso, ecco.

Comunque in definitiva una vela molto versatile e divertente, che si usa tranquillamente dalla bolina fino al lasco. More...


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Code zero: il piacere di andare a vela

25 aprile 2009 - autore

Click per l'immagine in alta risoluzione E’ giunto il momento di raccontarvi le mie impressioni dopo avere utilizzato per qualche uscita la mia nuova vela.

Come alcuni di voi già sapranno, si tratta di un code 0. O forse un drifter, non so esattamente la differenza tra queste due vele. Da quanto ho capito sono molto simili.

Si tratta comunque di una vela in nylon da 65 grammi/mq, con taglio triradiale e più magra  rispetto ad un gennaker.

Si avvolge su un immagazzinatore (detto anche  frullino – nell’immagine qui sotto potete vederne un particolare) che rende l’inferitura autoportante ed è molto comodo da utilizzare, in quanto rende l’utilizzo della vela molto semplice anche con equipaggio ridotto ed inesperto. L'immagazzinatore è murato su un piccolo bompresso. More...


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Come realizzare un bompresso per il gennaker

10 aprile 2009 - autore

Bompresso: Clicca per la foto ad alta risoluzione Le vele di prua tipo gennaker o code zero richiedono un punto di mura avanzato verso prua, al fine di aumentare la superficie velica e far lavorare meglio la stessa vela.

Un piccolo bompresso in questi casi è la soluzione ideale.

Sulla mia barca di 10 metri il velaio ne ha realizzato uno di 120 cm utilizzando un tubo in acciaio inox da 40 mm di diametro e poco altro.

Il prodotto finale è più che soddisfacente: può essere montato e smontato in un minuto utilizzando solo una pinza per allentare il grillo e costa molto meno di uno di quelli prodotti dalle grandi aziende di attrezzature della nautica.   More...


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Code Zero

23 febbraio 2009 - autore

Il velaio mi ha convinto a fare un Code Zero invece del gennaker.
Mi ha detto che è più versatile: essendo più magro ha un range di utilizzo che va dai 55 ai 120 gradi al vento.
Inoltre - dice lui - può anche essere usato tangonato con vento in poppa, ed anche a farfalla con randa o genoa.
Insomma, per farla breve ci ho pensato un po' ed alla fine mi sono fatto convincere: oggi ho fatto l'ordine.
La vela sarà in nylon da 65 grammi/mq con taglio triradiale e verrà inferita su un immagazzinatore Facnor FX 1500 e dotata di una banda anti-UV su base e balumina, in modo da poterla lasciare arrotolata nel mesi di vacanza.
A dir la verità non ero convinto di mettere la banda UV, perchè avevo paura che appesantisse la vela, ma anche in questo caso mi sono lasciato convincere da Antoine, che mi ha assicurato che non sarà così, visto che la banda pesa solo 85 grammi/mq e ne va utilizzata molto poca.
La vela sarà murata su un piccolo bompresso di 120 cm che mi farà realizzare lui stesso.

Aggiornamento:

Leggi qui la prova in mare del code 0


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Un gennaker per Lady Blues

13 febbraio 2009 - autore

Basta, ho deciso: è giunto il momento di regalare alla mia Lady Blues un bel gennaker.

Ho deciso per la versione con avvolgitore, o immagazzinatore se preferite, così da renderlo ancora più facile ed utilizzabile da solo, con equipaggio spaparanzato al sole, quindi in pieno spirito crocierista.

Ho chiesto un preventivo a Williamson Voiles, un velaio molto bravo di Saint Laurent Du Var, vicino al mio porto.

Il titolare è Antoine, una persona affabile e simpatica che inoltre parla molto bene l'italiano. Diciamo che è il mio velaio di fiducia fin da quando avevo l'Alpa 9.50

Di lui ho sempre apprezzato soprattutto la precisione nell'esecuzione dei lavori. Anche quando mi ha installato lo sprayhood (capottina) ha fatto davvero un ottimo lavoro (ne ho viste moltissime montate male, credetemi)

Ora mi sta facendo il preventivo. Dovrò anche fargli installare un piccolo bompresso in inox per murare la vela.

Vi terrò informati e soprattutto vi racconterò le mie prime impressioni quando lo proverò.

A proposito: quali colori scegliereste voi?


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